Perchè a volte ci blocchiamo nel prendere una decisione?

di Annalisa Conti

TUTTA UN’ALTRA MUSICA – Scegliere significa discernere tra più possibilità. Spesso è un’azione ponderata e meditata, altre volte è un atto istintivo o addirittura inconsapevole.

Per esempio puoi scegliere a che ora alzarti la mattina in base agli impegni della giornata, scegli cosa mangiare e bere a colazione, che vestito indossare e così via, in ogni momento della tua vita fai una scelta,  prendi continuamente decisioni che implicano una scelta e anche scegliere di non scegliere è una scelta.

Ogni scelta incarna chi sei, il tuo modo di pensare e implica delle conseguenze.

È forse quest’ultimo punto che spesso ti blocca nell’operare una scelta o prendere una decisione.

Spesso tanto più percepisci una decisione come importante, tanto meno riesci a decidere. Sei pervaso dalle emozioni che ti fanno perdere il controllo. Nei momenti importanti molte volte ti metti nello stato d’animo peggiore e pretendi di prendere buone decisioni. La paura di sbagliare produrrà sicuramente lo sbaglio perché non sarai lucido, ma pervaso dalle emozioni del momento.

Ricorda che nessuna scelta è definitiva o irrimediabile.
Scegliere è un processo continuo e come un fiume che scorre. Ogni scelta richiama altre scelte che necessitano di altre scelte…che portano ad altre scelte. La scelta definitiva non esiste, ma se pensi che sia quella che devi prendere adesso ti bloccherai di sicuro.

Concediti del tempo per pensare, per valutare la tua decisione da più prospettive.

Questa  breve storia che ti racconto viene solitamente narrata quando si parla di negoziazione ma l’aspetto oltremodo interessante va oltre e ti può condurre a riflettere come spesso una visione limitata della realtà ti porta a non vedere le soluzioni che invece sono lì, a portata di mano.

“Un ricco sceicco, alla sua morte lasciò ai suoi 3 figli, la cosa a cui teneva di più, i suoi 17 cammelli.

Secondo la vecchia tradizione di famiglia al figlio maggiore sarebbe andato 1/2 dei cammelli, al secondo sarebbe andato 1/3 dei cammelli e al più giovane sarebbe andato 1/9 dei cammelli.

I figli cominciarono a discutere sul modo di dividere correttamente l’eredità.

Il primogenito affermò: “A me spetta la metà dei cammelli, cioè 8 cammelli e un pezzo, cioè 8,5” 

Il secondogenito aggiunse: “A me spettano 1/3 dei 17 cammelli, cioè 5,6.”

Il terzogenito concluse: “Secondo la volontà del padre nostro mi spetta 1/9 dei 17, cioè 1,9.”

Incredibile! Ognuno avrebbe dovuto tagliare un pezzo di un cammello. 
I tre fratelli provarono e riprovarono a dividere fra loro i cammelli senza peraltro arrivare ad una soluzione, nel rispetto delle volontà del padre.

Poichè non volevano affatto litigare, decisero di rivolgersi ad un saggio. Costui, esaminato il testamento, accettò l’incarico e propose questa soluzione:   


Dato che i cammelli erano 17 e che quel numero non avrebbe dato un calcolo esatto, aggiunse un suo cammello a quelli dell’eredità, così da farli diventare 18, numero che invece è multiplo di 2 di 3 e di 9. 


Al primo dei tre ragazzi toccò la metà dei 18 cammelli ossia 9 cammelli.

 
Il secondo dei figli ereditò 6 cammelli, ossia un terzo del totale delle bestie. 


2 cammelli andarono invece al terzo figlio dato che un nono di 18 dà 2. 


Il saggio a questo punto fece notare ai ragazzi che la somma dei cammelli che aveva spartito tra loro dava 17, ossia 9+6+2=17, e dato che i cammelli presi in considerazione per il calcolo erano stati 18, ne avanzava uno, proprio quello del saggio.

Egli chiese ai ragazzi se in questo modo si ritenevano soddisfatti e costoro, colmi di gratitudine poichè ognuno di loro aveva ricevuto più di quanto secondo i loro calcoli spettasse, gli restituirono il suo cammello.”

Quando devi prendere una decisione e ti sembra di non trovare alcuna soluzione, rallenta, rifletti, pensa lateralmente e trova il tuo diciottesimo cammello.

Molto spesso nelle tue decisioni cerchi anche la soluzione perfetta che non abbia contraccolpi per te e per gli altri, ma la soluzione perfetta non esiste. Scegliere significa prendere una strada e abbandonare tutte le altre, devi essere consapevole che qualcosa deve necessariamente essere lasciato andare. Non puoi avere il controllo su tutto, in ogni scelta ci sono cose che dipendono da te e cose che sono fuori dal tuo controllo.

Poi cercare di controllare ciò che dipende da te, quello che per te è importante, che rispecchia, te,  il tuo vissuto, i tuoi valori, il tuo stato d’animo, ma devi fidarti e affidarti per ciò che è fuori dal tuo controllo.

Ecco perché la scelta giusta non esiste, esiste una scelta giusta per te, ponderata è meditata e che fai solo quando sei in connessione con te stesso e padrone delle tue emozioni.  

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